Sono proprio loro, i funghi, ad essere al centro delle attenzioni da parte del mondo della ricerca perché sono in grado di proteggere il nostro cervello in caso di Mild Cognitive Impairment [compromissioni cognitive lievi]. Questa è la conclusione alla quale sono giunti i ricercatori della National University of Singapore.
Mild Cognitive Impairment (MCI) sono compromissioni cognitive lievi caratterizzate da uno stato di passaggio tra le normali funzioni cerebrali e quelle compromesse del disturbo neuro-cognitivo. Chi ne soffre a volte può perdere la memoria o mostrare disturbi al linguaggio, all’attenzione e alle abilità motorie.
Secondo i ricercatori bastano pochi grammi/die di funghi, cioè 150 grammi, per avere effetti positivi sul cervello: ridurre del 50% il rischio delle MCI. La molecola responsabile è la ergotioneina, un composto con importanti proprietà antiossidanti. I funghi sono: Enokitake noto come Flammulina velutipes, Pleurotus ostreatus, detto orecchione o fungo ostrica, il Lentinula edodes, Agaricus bisporus noto come champignon, i funghi secchi ma anche quelli in scatola.
Ai miei pz dico
– di variare il più possibile gli alimenti di origine vegetale inserendo anche i funghi perché con poche calorie garantisco apporti importanti di minerali (zinco, selenio e magnesio) oltre a vitamine del gruppo B e lisina e arginina;
– di utilizzare i funghi anche perché sono estremamente versatili in cucina.
Ora si aggiunge ulteriore motivo!
Fonte: L Feng et al. – The Association between Mushroom Consumption and Mild Cognitive Impairment: A Community-Based Cross-Sectional Study in Singapore.J Alzheimers Dis. 2019