Non ci si stupisce più di nulla riguardo ai bizzarri nomi assegnati alle diverse tipologie di alimentazione: oggi spunta la Dieta Pescetariana!
Quale Nutrizionista Health Coach che ormai da tempo lavora in un reparto di Cardiologia Riabilitativa, con grande interesse ho letto l’articolo trovando conforto/supporto scientifico a ciò che quotidianamente condivido con i pz.
A tavola si gioca l’importante partita sia della prevenzione primaria che secondaria e proprio grazie alle scelte alimentari consapevoli possiamo tenere sotto controllo i principali fattori di rischio comuni alla maggior parte delle patologie cronico degenerative tra le quali le patologie cardiovascolari. Di quest’ultime importanti fattori di rischio sono ipertensione arteriosa, dislipidemia [ipercolesterpolemia e ipertrigliceridemia], fumo di sigaretta, sedentarietà, eccesso di peso corporeo … Sono questi definiti fattori di rischio modificabili e sui quali la qualità sia della Alimentazione e Nutrizione che dello stile di vita molto possono fare.
Fin qui sembra non esserci nulla di nuovo ma …
La definizione di Dieta Mediterranea Pescetariana ha al suo attivo due importanti studi. Il primo ha evidenziato che 2 morti su 3 di quelli provocati da una cardiopatia ischemica possono essere evitati proprio grazie ad una buona condotta alimentare. Il secondo pubblicato su l’European Heart Journal – Quality of Care & Clinical Outcomes si attesta che se tutti gli altri fattori di rischio rimangono invariati, oltre il 69% dei decessi potrebbe essere evitato qualora le persone adottino una dieta più salutare.
E dunque quali strategie e buone pratiche adottare?
Sicuramente un valido punto di partenza è una alimentazione variata e equilibrata su base Mediterranea dove territorialità e stagionalità sono i principi cardine e dove si contempla un discreto apporto di cereali integrali, 5 porzioni/die di verdura, ortaggi e frutta fresca e un modesto apporto di sale discrezionale [4g/die].
C’è però dell’altro … è importante anche il controllo del consumo di carni rosse e trasformate, delle bevande gassate – colorate e zuccherate e di cibi ricchi di acidi grassi trans.
La definizione dettagliata e precisa di dieta mediterranea pescetariana si completa con quanto indicato dalla cardiologa Xinyao Liu, del Central South University di Changsha: ogni giorno dovremmo consumare 2-300 milligrammi di acidi grassi omega 3 tratti dal pesce, 2-300 grammi di frutta, 290-430 grammi di altri vegetali, 16-25 grammi di noci e 100-150 grammi di cereali integrali.
Ecco dunque la conferma: il consumo quotidiano di alimenti di origine vegetale e la preferenza di fonti proteiche animali base pesce piuttosto che carne garantiscono un buon percorso di prevenzione sia primaria che secondaria per le patologie cardiovascolari.