Microbiota, microbioma, eubiosi … sono termini che sempre più spesso affollano le righe dei giornali on-line e off-line e che sempre più spesso risuonano nei nostri ambulatori.
Ne torno così a parlare cercando di fare chiarezza e di arricchire la conoscenza di un sistema che fino a pochi anni fa era semplicemente considerato come la parte deputata alla eliminazione delle sostanze di rifiuto derivanti dalle vie metaboliche. Nel tempo l’intestino, da Cenerentola sguattera del castello, è diventato la Stupenda Principessa. All’intestino , nel tempo, sono stati infatti riconosciuti tanti ruoli e lo si è conosciuto sempre più nei suoi dettagli.
L’intestino, quei 7-9m di tubo che si avvolgono all’interno dell’addome e che ha contatti con l’esterno grazie alla bocca e all’ano, è abitato da circa 100 trilioni di vecchi amici, cioè popolazioni di batteri ma anche di virus, protozoi, funghi e archea. Sono commensali che vivono in simbiosi sana tanto che oggi si parla di uomo come olobionte pensando anche al patrimonio genetico: genoma umano 23.000 geni vs microbioma umano oltre 1.000.000!
Parafrasando …
la tastiera del pianoforte [genoma umano] permette di ascoltare melodie diverse [manifestazioni fenotipiche] a seconda dell’artista [microbioma] che siede a suonare.
E’ chiaro dunque cosa intendiamo ora per microbioma e microbiota. Focalizzando l’attenzione sulla popolazione batterica è possibile introdurre altri due termini comuni: eubiosi e disbiosi. Durante il corso della vita ci sono fattori responsabili delle alterazioni del microbioma e le conseguenze sono sia in loco che a livello sistemico, poiché è ormai comprovata la connessione anatomo-funzionale con tutto il nostro corpo.
La disbiosi intestinale è una alterazione della struttura del microbioma locale sia a livello di composizione che di funzionalità. Attualmente conosciamo 3 tipologie di disbiosi a seconda che l’alimentazione sia sbilanciata verso alcuni nutrienti piuttosto che altri:
Le conseguenze possono essere locali o extra-intestinali, cioè manifestarsi in altri distretti corporei.
Quello che emerge è dunque una molteplicità di aspetti che non possono essere più ignorati sia in condizioni fisiologiche che ancor più in condizioni patologiche. Quale Nutrizionista Health Coach …
Ai miei pz dico che …
– mangia prodotti di origine vegetale
– fai attenzione alla tipologia di fibra alimentare che scegli di mangiare
– evita di abusare di farmaci
– prenditi cura di nutrire in modo funzionale e regolatorio i tuoi 100 trilioni di vecchi amici.