Gli zuccheri ed in particolare gli zuccheri aggiunti – cioè quelli NON naturalmente presenti nei cibi – tornano a far parlare gli Esperti e chi a vario titolo si occupa di Nurizione&Salute.
Gli zuccheri sono nutrienti importanti: quelli semplici perché forniscono energia di pronto uso al nostro organismo mentre quelli complessi (amido e fibra) perché svolgono ruoli regolatori. Quando però sono in eccesso hanno risvolti negativi sul nostro Benessere.
Il monito di porre attenzione all’introito di zuccheri aggiunti non è rivolto solo alla Persona che ha diabete ma a tutti perché quando in eccesso sono responsabili dell’aumento ponderale (sovrappeso-obesità) e delle patologie correlate quali neoplasie, malattie cardiovascolari (prima causa di morte in Italia) …
Cosa fare?
Il mio consiglio è ridurre fino ad eliminare i prodotti trasformati e confezionati oltre a porre attenzione agli zuccheri aggiunti nelle bevande quali caffè, latte, tè e/o dolci di preparazione domestica senza trascurare/sottovalutare il consumo di frutta fresca che deve essere non eccessivo (1-2 porzioni/die con una porzione di circa 150g) e funzionale.
Tale è l’urgenza di ridurre l’introito di zuccheri aggiunti che riguardo i prodotti trasformati e confezionati c’è una importante novità che giunge da oltreoceano. L’ente governativo statunitense – Food Drug Administration propone il restyling delle etichette dei prodotti confezionati e dei piatti pronti.
La richiesta fatta alle Aziende è quella di indicare in etichetta nutrizionale , sotto la voce carboidrati , la quantità di zuccheri aggiunti così che il consumatore possa fare scelte consapevoli.
Tali molecole vengono velocemente assorbite dall’organismo e deliziano sia il palato – aumentano la piacevolezza del cibo – che il metabolismo – sedano il desiderio inconscio di avere energia prontamente disponibile. Sono le stesse molecole che oggi sono arrivate a livelli di guardia. Per essere concreti questo significa che in una lattina di bibita gassata ci sono ben 10 cucchiaini di zucchero!!!
Fonte: Sugars intake for adults and children, Organizzazione Mondiale della Sanità