Sulla base di una recente ricerca pubblicata su JNCI Cancer Spectrum, i componenti del consiglio direttivo della SIGE [società italiana di gastroenterologia e endoscopia digestiva] puntano i riflettori sull’importanza della prevenzione dei tumori – in particolare tumore colon-retto – fondata sulla dieta.
Ecco le percentuali piuttosto allarmanti: il 5.2% dei tumori registrati negli USA nel 2015 può essere attribuito ad una alimentazione inadeguata di cui l’84.2% direttamente alla dieta errata mentre il 15.7% all’obesità.
A tutt’oggi i meccanismi biomolecolari che sottendono allo sviluppo e/o prevenzione del cancro sono poco studiati e poco chiari ma certo è ormai scientificamente appurato che alcuni componenti quali fibra alimentare, polifenoli, selenio, vitamina E sono molecole bioattive in grado di svolgere un ruolo protettivo per il nostro BenEssere.
Sul Banco degli Imputati salgono da un lato l’eccessivo consumo di carni trasformate e dall’altro lo scarso consumo di cereali integri e in chicchi oltre a quello dei latticini.
I dati epidemiologici nazionali portati dalla SIGE indicano che il tumore colon-retto è il terzo tumore più comune in Italia e in Europa con una maggiore incidenza dopo i 50 anni di età. E’ proprio il tumore del colon retto che risulta maggiormente correlato alla dieta.
Troppe sono le evidenze per continuare a dispensare messaggi generici e superficiali riguardo alla dieta, bisogna parlare/informare/educare ad una funzionale e regolatoria nutrizione. La nutrizione quando risponde a questi canoni è infatti una straordinaria e potente arma di prevenzione, soprattutto quando attuata in giovane età. Se poi associata a programmi di screening, può dare un importante contributo alla riduzione considerevole del numero di nuovi casi .
Quale Nutrizionista Health Caoch questo è il mio contributo: