Stanchezza … malinconia … ansia o con un termine più noto e generale: stress. Sono questi i sintomi della sindrome conclamata: la sindrome del rientro. Dalla tavola – cioè scegliendo cibi adeguati – arriva l’antidoto che permette di ritrovare il BenEssere, rimettersi in forma, migliorare l’umore. In particolare è un aminoacido e si chiama triptofano!
Sentire il peso del ritorno alla frenetica quotidianità non è solo una bieca scusa per celare l’innata pigrizia quanto piuttosto è una vera e propria condizione psicologica e fisica. Lo stress [che a me piace definire come attivazione emozionale] altro non è che una difesa da una minaccia. E’ una risposta endocrina regolata da ormoni che si attiva difronte ad una minaccia e che prepara alla fuga. In questa situazione di malessere generalizzato diventa necessario prendere in mano anche l’alimentazione quotidiana.
Dalla Nutrizione alla Micronutrizione, cioè dalla scelta dei cibi, oggi si può parlare della scelta dei nutrienti funzionai alla condizione che stiamo sperimentando ed è questo il nostro caso. Il nutriente di aiuto nella risposta allo stress è un aminoacido: triptofano.
Questo è un aminoacido essenziale che partecipa alla sintesi dell’ormone del buonumore: la serotonina.
Su questa base come Nutrizionista suggerisco di inserire nei nostri menù quotidiani alcuni alimenti che ne sono più ricchi quali funghi [buono anche il contenuto di Vitamina B3 utile per il sistema nervoso e di Selenio utile per il sistema immunitario]; i legumi [la ricchezza in fibra alimentare agevola l’intestino]; spinaci – bietole – mandorle – cereali integrali; frutta fresca di stagione [il tesoretto di minerali, vitamine e antiossidanti permette il recupero di energia]; uva [ricca di melatonina che regolarizza il sonno e migliora l’umore] fino al pezzetto di cioccolata fondente.
Quale Health Coach ricordo le buone pratiche del bere almeno 7-8 bicchieri di acqua al giorno ricordando di bere fuori pasto; del riposare almeno 6-7 ore/notte; del ritorno al movimento quotidiano e sopratutto sottolineo l’importanza di tornare ai ritmi della propria quotidianità gradualmente con consapevolezza ed organizzazione.