E’ questa la conclusione di uno studio condotto dall’Università di Napoli in collaborazione con il Consorzio di tutela del formaggio. La lunga stagionatura del parmigiano – da sempre considerato il re dei formaggi- permette di eleggerlo: fonte privilegiata di selenio.
Il selenio è un minerale essenziale che gioca un ruolo importante nel mantenimento della buona salute cognitiva, del sistema immunitario ma interviene positivamente anche nella riduzione dell’infiammazione sistemica silente e infine -in sinergia con la vitamina E- gioca un ruolo determinante nella prevenzione del tumore alla prostata e tumori della cute.
La quantità raccomandata è di 55 microgrammi/die per un soggetto adulto ma le fonti alimentari – ad esempio le noci del Brasile- non entrano così frequentemente nei nostri menù da assicurarne l’introito adeguato.
Ecco allora che il parmigiano a lunga stagionatura assume un ruolo importante!
Un porzione funzionale pari a 30g di parmigiano reggiano stagionato 40 mesi garantiscono oltre al selenio, proteine, grassi e la naturale assenza di lattosio. Sono proprio queste caratteristiche nutrizionali che lo rendono un vero e proprio passepartout.
Qualche proposta per consumarlo in modo funzionale evitando gli eccessi:
Quale Nutrizionista Health Coach ai miei pz non tolgo mai nessun alimento piuttosto il mio consiglio è gestire le frequenze e le porzioni. A proposito di Parmigiano per rimanere in una Dieta Mediterranea equilibrata – bilanciata e variata è consigliabile di non superare mai un consumo settimanale di 100-150 g.