Amido un ingrediente che spesso viene guardato in cagnesco e di cui tanto si sospetta per i suoi effetti sul nostro Ben ESSERE. Sono in particolare i Celiaci o chi conosce la Sensibilità al glutine, le Persone che seguendo una Alimentazione senza Glutine devono ben conoscerlo.
L’amido altro non è che un carboidrato complesso di riserva, peculiare delle piante e sintetizzato durante la fotosintesi clorofilliana a partire da acqua e anidride carbonica e successivamente accumulato in granuli nelle radici, nei tuberi e nei semi. Nella Alimentazione umana l’amido entra sopratutto come:
– amido di mais o maizena
– amido di patata o fecola di patate
– amido di frumento
– amido di manioca o tapioca
– amido di riso.
La prima attenzione per chi segue una Alimentazione senza Glutine è proprio la materia prima di provenienza e dunque nell’elenco sopra-riportato l’amido di frumento è l’unico non permesso.
Le tipologie di amido maggiormente conosciute ed utilizzate sono la maizena e la fecola di patate. Entrambe da un punto di vista nutrizionale sono sicuramente interessanti poiché 100g di amido – con un apporto calorico di 346 Calorie- garantiscono acqua, proteine, carboidrati, zuccheri e un tesoretto di minerali [calcio – ferro e fosforo] e vitamine [Tiamina, Riboflavina e Niacina].
L’attenzione verso questo interessante polisaccaride non è solo per i celiaci – perché possibile fonte di glutine – ma anche per coloro che sono in sovrappeso e/o obesità e ancora di più chi ha il diabete.
Cruciale è sottolineare sia l’apporto calorico particolarmente elevato che il contenuto in carboidrati. E’ infatti un polisaccaride.
Quale Nutrizionista Health Coach sostengo che comunque gli alimenti amidacei rimangono i pilastri della Dieta Mediterranea ma attenzione a non eccedere e ricordiamo sempre che il movimento è nostro alleato per garantire il giusto utilizzo dell’energia ricavata da essi 😉