Oggi Domenica … quale migliore occasione per presentarVi i Gimnopodisti o Nati Scalzi, cioè Persone che praticano BareFooting. Chissà che subito non venga voglia a qualcuno di sperimentare … e perchè no?!
Tranquilli, nessuna stramberia quanto piuttosto una attività che per migliaia di anni è stata praticata dagli uomini per poi essere abbandonata perché segno di miseria o sciatteria: camminare a piedi nudi. Oggi è filosofia di vita perché camminare o correre a piedi nudi permette di riappropriarsi di sensazioni, percezioni, emozioni e spazi naturali senza che il nostro piede senta fastidio.
E’ nata in Nuova Zelanda ma molto rapidamente si è diffusa in America, Europa entrando anche in Italia. Ora è all’attenzione della comunità scientifica che ne valorizza i suoi numerosi aspetti positivi per la Salute.
I piedi – base del nostro corpo – sono un articolato quanto complesso insieme di muscoli, tendini e terminazioni nervose e per averli in forma bisogna allenarli costantemente.
Camminare a piedi nudi, liberandoli dunque dalla scarpa, permette il loro sano movimento e previene patologie gravi della schiena, anche e ginocchia fino alle risoluzione naturale di patologie plantari se entro i primi anni di età si favorisce la camminata a piedi nudi.
Se ne può beneficiare anche un piede adulto: calli, dita a martello, alluce valgo, duroni possono spesso trovare soluzione se si dedica un po di tempo ogni giorno alla camminata a piedi nudi. Inoltre altri benefici aggiuntivi riguardano l’attivazione della muscolatura di cosce e glutei come dimostrano tanti sport che vengono praticati a piedi nudi: beach tennis, beach volley, yoga, karate e judo.
Altri vantaggi sono:
– sostegno ai dischi inter-vertebrali e quindi a tutta la spina dorsale
– riduzione delle vene varicose e la stimolazione della circolazione sanguigna di tutto il corpo
– aumento delle difese immunitarie grazie al contatto dei piedi con superfici fresche.
A tutto questo recentemente si aggiunge anche che la cattiva salute del piede può essere la concausa di patologie come le cardiopatie, malattie dell’apparato digerente, fino all’insorgenza di tumori e delle malattie renali.
Come iniziare?
La prima cosa da fare è favorire l’adattamento del piede al contatto con il suolo e dunque è preferibile eseguire degli esercizi specifici su percorsi adeguatamente preparati. Per farlo, si possono utilizzare elementi quali muschio, aghi di conifera, foglie, pigne, corteccia d’albero, paglia, sabbia e qualche sassolino non appuntito. In aggiunta, si possono utilizzare delle assi di legno o altro materiale su cui camminare in equilibrio a piedi nudi. Sul percorso, possono inoltre essere appoggiati piccoli oggetti come lacci, rami di piccole dimensioni o elementi similari che possono essere presi tra le dita dei piedi, in modo da allenarne la presa.
Il BareFooting è un modo di concepire il movimento naturale ma c’è anche …
• voglia di libertà;
• passione per la camminata;
• piacere di scoprire posti nuovi e suggestivi dal punto di vista paesaggistico,
• suggestione per il contatto diretto del piede col terreno.
I BareFooters, sia per formazione che per indole, hanno un Grande Rispetto per la Madre Terra.
E’ sicuramente una attività adatta a Tutti, senza limiti di età e può essere scoperta ed abbracciata in qualsiasi momento ma … si richiede un approccio graduale, meglio se nel periodo estivo. Quando poi la pianta del piede si sarà abituata ed irrobustita, si potrà iniziare a sperimentare superfici sempre più impegnative, passando dalla sabbia o l’erba alla terra e successivamente alla roccia.
Una volta convertiti al Barefooter bisognerà avere una unica accortezza, oltre all’attenzione a dove si posano i piedi: quella di avere sempre con sé un piccolo kit di emergenza composto da pinzette e cerotti disinfettanti per un primo e rapido intervento.