206.561 è il numero dei celiaci nel 2017 e a dirlo è la Relazione Annuale al Parlamento sulla celiachia pubblicata dal Ministero della Salute.
Conobbi la celiachia nel 2005 e da allora non me sono più allontanata! Prima ho iniziato a viverla e poi ad essere portavoce-divulgatrice fino a voler educare e informare in modo semplice ma scientificamente corretto su tutto ciò che il mondo della celiachia porta con sè. Al mio attivo ho un web-blog [not only gluten free] accolto ora, nel mio sito ed un libro [Celiachia e Dieta Mediterranea senza glutine]. Il mio impegno come celiacologa continua ed eccomi ora per l’aggiornamento annuale, cioè eccomi a dare numeri (!) … e non solo.
La celiachia continua ad aumentare e continua a rimanere una patologia squisitamente femminile. Le Regioni con il maggior numero di celiaci sono Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna, mentre quelle che ne esprimono di meno sono Valle d’Aosta e Molise. Per una informazione esaustiva Vi rimando alla lettura della Relazione 2017 sul sito del Ministero della Salute.
Dal 2017, con la revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), la celiachia è stata inserita tra le malattie croniche invalidanti. Questo permette di garantire l’esenzione per tutte le prestazioni sanitarie e gli alimenti senza glutine, che devono coprire il 35% del fabbisogno energetico totale giornaliero da cibi senza glutine, fonti di carboidrati.
I prodotti senza glutine rappresentano l’unica terapia che il celiaco deve fare per tutta la sua vita. E’ proprio questo ambito che in chiusura d’anno ha visto profonde modifiche a dir poco … originali!
Lo scorso agosto, per decreto ministeriale sono state riviste sia le categorie erogabili, che i tetti di spesa per l’acquisto dei prodotti. Questi ultimi sono stati rivalutati per sesso ed età sulla base dei fabbisogni energetici, del livello di attività fisica, le esigenze nutrizionali e i prezzi medi di mercato. A questo si aggiunge anche la diversificazione per Regione poiché rimane irrisolto il nodo della frammentazione regionale.
Il Risultato? Il caos regna sovrano seppur abbiamo letto sui social annunci del ministro di competenza, che era sua intenzione fare chiarezza!
Il glutine, trigger ambientale della celiachia, è responsabile inoltre di altre reazioni che sono state raggruppate nella famiglia delle Reazioni Avverse al Glutine. Queste nn includono nè pancia gonfia nè tantomeno fantascentifiche perdite di peso.
Credo dunque sia bene prendere in mano seriamente la situazione ed affrontarla in modo professionale e costruttivo piuttosto che sbrindellarla in bieche strategie di politica da saltimbanchi. Credo anche sia opportuno diffondere notizie scientificamente provate piuttosto che cavalcare l’onda dell’italico sistema Gesù-o-Barabba che vuole puntare il dito ora contro i grani moderni, ora contro le Aziende, ora qua … ora la.
Ricordo che stiamo parlando di una malattia autoimmune geneticamente determinata che porta ad una infiammazione cronica nel distretto intestinale e tanto più diagnosticata tardi e più si raggiungono importanti stati di malnutrizione per difetto.