Salvia Hispanica – nulla di evocativo nel suo strano nome ma altro non è la Chia. Un cereale che -come Quinoa, Farro e Amaranto- è un grano antico con una composizione chimica davvero interessante per il nostro Benessere.
Nel 1500 i conquistadores introdussero la Chia nel territorio spagnolo e si diffuse così rapidamente tanto da far credere che fosse specie originaria ma in realtà erano le civiltà Atzeca, Tolteca e Maya ad averla nella loro dieta base. Oggi sta tornando all’attenzione di molti con i suoi piccoli chicchi [pochi millimetri] di colore grigio, marrone, bianco ma anche nero. Numerosi sono infatti i risvolti positivi sul Benessere. Scopriamoli!
Priva di glutine è in grado di garantire un importante apporto proteico: 20% vs 15.3% dell’avena o 14.8% del grano o 8.5% del riso. I grassi rappresentano circa il 34% ma il 64% di questi sono acidi grassi essenziali della famiglia omega-3. A tal proposito apro una parentesi perché numerosi sono i benefici di un funzionale rapporto omega3/omega6 che oggi è fortemente spostato verso omega6 [1:30 vs 1:5 rapporto ottimale!]
Tra gli acidi grassi poli-insaturi, i grassi della serie omega-3 e omega-6 della chia sono di grande interesse sia perché è una delle poche fonti vegetali che per la proporzione eccezionalmente alta di 3:1. Entrambe le famiglie di acidi grassi sono fondamentali per il nostro corretto funzionamento , ed è per questo che è importante disporre di cibi che garantiscano il loro adeguato apporto. Tipicamente sappiamo che fonti privilegiate sono prodotti ittici quali acciughe, alici, aringhe, salmone, trota, tonno, macro e microalghe marine – e in misura minore, nella carne di animali allevati al pascolo. Meno note invece sono le fonti vegetali tra le quali la Chia, semi di lino e noci.
Continuando l’esplorazione della composizione chimica della Chia si scopre anche che questa è ricca di minerali quali calcio [con i suoi 30g otteniamo il 20% della quantità raccomandata di calcio!], fosforo, potassio, manganese , zinco e rame. Buono è l’apporto di vitamine del gruppo B e particolare è la presenza di potenti antiossidanti quali l’acido clorogenico, caffeico, miricetina, quercitina e flavonoidi.
Altra nota di merito è l’apporto di fibra alimentare prevalentemente solubile in grado di migliorare la salute dell’Intestino oltre che aiutare nella prevenzione delle patologie cardiovascolari e nel controllo di diabete e obesità, grazie al fatto che la fibra solubile e il gel mucillaginoso che si forma a partire dalla chia regolano l’assorbimento del colesterolo e degli zuccheri nell’alimentazione.
Dunque introdurre la Chia nei nostri menù è sicuramente utile!
Ai miei pz suggerisco
due cucchiai di semi al giorno.
L’ideale è macinarne i semi prima di incorporarli alle varie ricette in modo da aumentare la bioaccessibilitá di acidi grassi, proteine e minerali.
Fonte: L Saturni – Celiachia e Dieta Mediterranea senza glutine. Ed. Il Pensiero Scientifico, 2011