Ieri 14 Novembre abbiamo vissuto la Giornata Mondiale del Diabete istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Oms con lo scopo di sensibilizzare/informare la popolazione su una patologia che sta diventando una vera e propria pandemia: il diabete.
I dati del 2016 riferiscono una prevalenza del diabete mellito pari al 5,3%, cioè 3.000.000 di italiani di età compresa tra i 45 e i 64 anni. La Fondazione Barilla con l’Economist Intelligence Unit, riporta che nel 2017 il 58.4% della popolazione era in sovrappeso e quindi a rischio diabete.
Dati allarmanti considerando anche le negative ed importanti complicazioni del Diabete sul BenEssere della Persona.
Il diabete mellito è una patologia caratterizzata da una alterata funzione dell’insulina con conseguente aumento della concentrazione di glucosio nel sangue [glicemia]. L’insulina – ormone secreta dal pancreas [isole di Langherans]- permette di metabolizzare il glucosio ingerito con gli alimenti, trasformandolo in benzina verde per i nostri sistemi.
Tre sono le forme di Diabete: diabete tipo 1, diabete tipo 2 e diabete gestazionale. Le prime due forme sono le più frequenti: circa il 10% per il diabete tipo 1 e il 90% per il diabete tipo 2. Questi si differenziano nell’eziopatogenesi oltre che per età di esordio e sicuramente per strategie terapeutiche. Sono invece accomunati nella Prevenzione Primaria.
Quale Nutrizionista Health Coach mi sta a cuore sottolineare 3 punti:
Buona Prevenzione!