Dietary Approaches to Stop Hypertension è stata sviluppata dal National Institute of Health -tenendo come riferimento la Dieta Mediterranea- negli anni 90 per rispondere all’elevata incidenza di ipertensione arteriosa negli USA. Sto parlando della Dieta DASH.
La Dieta Dash si pone l’obiettivo di abbassare la pressione arteriosa di 8-14 punti in 14 giorni ed è stata ideata anche con lo scopo di ridurre disturbi cardiaci, infarto e problemi renali anche attraverso il raggiungimento e mantenimento del normopeso.
E la nostra Dieta Mediterranea? Nulla da temere e nulla da invidiare!
Non si parla infatti di nessun contrasto e/o supremazia quanto piuttosto si auspica che – avendo la comunità scientifica riconosciuto la validità di entrambe per la prevenzione degli eventi cardiovascolari – le prossime Linee Guida si basino sui punti di forza di entrambe diventando pratiche e di semplice fruizione per la popolazione.
Il Protocollo DASH prevede:
– bassi livelli di sodio
– alti consumi di frutta e verdura freschi
– consumo regolare di latticini scremati
– adeguato consumo di proteine derivanti sopratutto da carni magre, pollame e pesce
– inserimento nei menu di noci, legumi e cereali integrale
– limitato introito di grassi saturi e colesterolo
– implementazione di minerali, vitamine e fibra alimentare.
Fin qui nulla di dissimile da quanto prevede la Dieta Mediterranea ma punto di forza è la pragmaticità peculiare del popolo anglosassone, infatti la Dieta DASH è strutturata in menù giornalieri con porzioni e ricette e per la sua realizzazione si ricorre ad unità di misura e strumenti di uso quotidiano quali tazze, bicchiere, cucchiaio e cucchiaini.
In entrambe le Diete si prevede regolare movimento ma anche in questo caso emerge la pragmaticità della Dash che infatti suggerisce un tempo di 2 ore e mezza/settimana da svolgere in sessioni di 30 min consecutivi o suddivisi in periodi di 10 minuti. Per ottenere poi maggiori benefici si consiglia di raggiungere le 5 ore/settimana.
Fonte: C Tsioufis. The Mediterranean and the DASH dietary patterns: Insights into their role in cardiovascular disease prevention Hellenic J Cardiol. 2018