Molto spesso grazie alla copiosa letteratura scientifica abbiamo parlato della stretta relazione tra Alimentazione Mediterranea e prevenzione delle patologie cardio-vascolari. Ora ne torno a parlare perchè un recente studio – condotto dal gruppo di ricerca del Centro Cardiologico Monzino, IRCCS di Milano – pubblicato su Nutrition Metabolism and Cardiovascular Diseases ha portato l’attenzione su una peculiarità della Alimentazione Mediterranea: la varietà.
Nelle conclusioni dello studio si legge: la varietà pesa più dell’aderenza alla Dieta Mediterranea, infatti gioca un ruolo protettivo indipendente nei confronti della patologia cardiovascolare.
Spesso parlando di varietà i pazienti mi guardano con occhio interrogativo e allora per essere più chiara porto alcuni esempi …
Per il riso non c’è solo quello bianco ma il venere, il gelsomino, il rosso … e anche quando parliamo di pasta è possibile variare da quella di grano a quella di mais, di grano saraceno … anche se il must della varietà viene dalle numerose cultivar di ortaggi, verdure e frutta e frutta secca.
E sono proprio queste ultime che hanno evidenziato avere maggiore correlazione con gli effetti cardio-protettivi grazie alla ricchezza in nutraceutici [antiossidanti in particolare].
Tutto questo trova un razionale nel fatto che il nostro organismo per lavorare bene e dunque godere a pieno di Salute&Benessere ha bisogno di una grande varietà di molecole in piccole quantità, che lavorano in modo sinergico quotidianamente. Ecco perché variare la nostra alimentazione diventa fondamentale proprio per soddisfare le piccole quantità di cui abbiamo bisogno!
Altra nota importante che è emersa dallo studio è che la varietà è un fattore indipendente dal movimento e dall’abitudine tabagica. Attenzione però perché i dati in questo caso potrebbero essere influenzati dal fatto che in generale chi mangia in modo funzionale ha anche uno stile di vita più sano.
Personalmente trovo maggior forza al mio pensiero: quanto maggiore è il numero di abitudini virtuose di un individuo, tanto maggiore è la probabilità di evitare problemi coronarici.