In un recente congresso sono state elaborate indicazioni sull’utilizzo dei fitosteroli in ambito cardiovascolare, sulla base di una recente pubblicazione su Nutrients a firma del presidente di Nutrition Foundastion of Italy, dr A Poli.
Sono sicura che già Vi state chiedendo: Cosa sono i fitosteroli? e ancora … qual’è l’ambito cardiovascolare?
Partiamo allora proprio da qui per poi tornare a leggere i risultati del paper nominato.
I fitosteroli [sitosterolo, stigmasterolo e campesterolo sono i più noti] da un punto di vista squisitamente chimico sono molecole steroliche, simili al colesterolo, ben nota molecola tipica delle cellule animali. Il loro prefisso fito lascia intendere la loro origine vegetale. Sono molecole in grado di svolgere gli stessi ruoli strutturali del colesterolo delle cellule animali. Le principali fonti alimentari sono legumi, cereali, frutta secca e olii vegetali.
L’interesse di fitosteroli in ambito cardiovascolare risiede nella loro capacità di competere con il colesterolo nel suo assorbimento intestinale così da ridurre i livelli ematici di colesterolo cattivo [Ldl-colesterolo] strettamente correlato al rischio di aterosclerosi. Ecco dunque chiaro quale sia l’ambito cardiovascolare sopra-indicato.
Altri recenti studi hanno portato l’attenzione su i fitosteroli. Sembrano anche essere particolarmente utili nella prevenzione di alcune forme di neoplasie quali al colon, prostata e tumore al seno.
Dopo questa introduzione troniamo ai risultati della ricerca del dr. Poli. E’ stata evidenziata la riduzione del 9-10% del Ldl-colesterolo plasmatico utilizzando fitosteroli in modo costante e continuativo. Inoltre gli autori affermano che l’effetto è rapido e visibile già dopo tre settimane.
Risultati di cui far tesoro nella pratica ambulatoriale ma anche di reparto visto che opero in un reparto di riabilitazione cardiologica ma … a chi consigliare una integrazione o un aumento del consumo di cibi ricchi di fitosteroli? A tutti, nessuno escluso perchè l’approccio alla ipercolesterolemia si base sul concetto lowest is best!
Significa che non c’è un valore limite per consigliare un trattamento. E’ invece interessante quanto dichiarato da W Marrocco, responsabile scientifico della Federazione Italiana Medici Medicina Generale [Fimmg] e presidente della Società italiana stili di vita e benessere: “Dal momento che i fitosteroli rappresentano alimenti funzionali o integratori determinanti per la salute della persona, la loro corretta assunzione assume grande importanza; in tal senso il professionista può svolgere sempre più il ruolo di health advisor di questi presidi, al servizio del paziente, guidandolo anche nell’attuazione di comportamenti e stili di vita sani”.
Mi piace chiudere con una indicazione estremamente pratica riguardante la loro assunzione. Gli integratori a base di fitosteroli vanno assunti in una sola dose giornaliera dopo un pasto principale (pranzo o cena e colazione a patto che questa sia abbondante). Durante l’assunzione di questi prodotti è bene aumentare il consumo di frutta ma sopratutto verdura e ortaggi colorati prediligendo quelli di colore giallo, arancione e rosso.
Fonte: A Poli et al. – Phytosterols, Cholesterol Control, and Cardiovascular Disease. Nutrients, 2021