La Bontà e la Golosità del cibo fritto sono must della cucina italiana e non solo ma l’impatto sul nostro Ben Essere non è certo da sottovalutare. In particolare il maggior danno è a carico delle arterie tanto da portare a coronaropatia.
A sostenere questa affermazione c’è un interessante lavoro pubblicato su Clinical Nutrition. Lo studio è stato condotto su 155. 000 veterani afferenti al VA’s Million Veteran Program , di cui il 90% maschi e di età media 64 anni.
Gli autori dello studio hanno suddiviso tale popolazione in 4 gruppi sulla base del consumo settimanale di cibo fritto, con un follow-up di tre anni. Ecco quanto emerso:
Secondo i ricercatori vista l’ampiezza dell’indagine condotta sul legame tra cibi fritti e malattia cardiovascolare, i dati mettono la parola fine su una relazione davvero pericolosa. Una relazione che è evidentemente dose-dipendente.
Alcune ulteriori considerazioni hanno riguardato:
Questo quanto afferma Kris-Etherton, dell’American Heart Association “bisognerebbe evitare di dibattere su quale sia, per esempio, l’olio migliore per friggere e puntare direttamente sul consumo di cibi più sani. Olio vegetale per la frittura? No, olio di oliva extravergine a crudo su insalate ricche di verdura. E, comunque, molto meglio un pesce al forno o alla griglia”.
Quale Nutrizionista Health Coach dico sempre ai miei pazienti di: