Fritto … Fritto delle mie brame
La Bontà e la Golosità del cibo fritto sono must della cucina italiana e non solo ma l’impatto sul nostro Ben Essere non è certo da sottovalutare. In particolare il maggior danno è a carico delle arterie tanto da portare a coronaropatia.
A sostenere questa affermazione c’è un interessante lavoro pubblicato su Clinical Nutrition. Lo studio è stato condotto su 155. 000 veterani afferenti al VA’s Million Veteran Program , di cui il 90% maschi e di età media 64 anni.
Gli autori dello studio hanno suddiviso tale popolazione in 4 gruppi sulla base del consumo settimanale di cibo fritto, con un follow-up di tre anni. Ecco quanto emerso:
- Chi consumava cibo fritto meno di 1 volta/settimana , l’incidenza di malattia coronarica è 14,6%
- Chi consumava cibo fritto da 1 a 3 volte/settimana, l’incidenza di malattia coronarica è 16,6%
- Chi consumava cibo fritto da 4 a 6 volte/settimana, l’incidenza di malattia coronarica è 26,6%
- Chi consumava cibo fritto ogni giorno, l’incidenza di malattia coronarica è 18,3%
Secondo i ricercatori vista l’ampiezza dell’indagine condotta sul legame tra cibi fritti e malattia cardiovascolare, i dati mettono la parola fine su una relazione davvero pericolosa. Una relazione che è evidentemente dose-dipendente.
Alcune ulteriori considerazioni hanno riguardato:
- il mezzo di frittura: nel 72% è stato utilizzato olio vegetale seguito dal 28% da burro e nel 17% da margarina. Gli oli vegetali possono contenere acidi grassi trans assorbiti dal cibo stesso.
- è emersa una più marcata evidenza tra consumo di cibi fritti e coronaropatia in soggetti sovrappeso/obesi.
- un livello di istruzione iù basso e una maggiore abitudine al fumo tra consumatori abituali di cibo fritto.
Questo quanto afferma Kris-Etherton, dell’American Heart Association “bisognerebbe evitare di dibattere su quale sia, per esempio, l’olio migliore per friggere e puntare direttamente sul consumo di cibi più sani. Olio vegetale per la frittura? No, olio di oliva extravergine a crudo su insalate ricche di verdura. E, comunque, molto meglio un pesce al forno o alla griglia”.
Quale Nutrizionista Health Coach dico sempre ai miei pazienti di:
- mangiare cibo fritto non più di 1-2 volte/mese
- friggere in olio di oliva
- fare piccoli pezzi così che siano completamente immersi nell’olio
- cambiare l’olio spesso.