Quando si parla di stile di vita in genere subito la mente corre al movimento, alla abitudine tabagica, al consumo di vino … recentemente invece l’attenzione è stata portata sulla idratazione funzionale e ottimale. Questa oggi rappresenta un obiettivo primario per il Benessere e diventa pilastro dello stile di vita.
In tutti, un basso ricambio idrico, può avere conseguenze negative e molto importanti su numerose funzioni del nostro organismo. Il primo organo a soffrirne è il cervello che per il ben 75% è fatto di acqua.
E’ sufficiente una riduzione del 1-2% dell’acqua corporeo totale per determinare effetti quali stanchezza, variazioni di umore, rallentamento nel tempo di reazione di scelta, alterazioni della memoria a breve termine o della concentrazione fino alle capacità di calcolo.
C’è invece un effetto molto-troppo spesso sottovalutato ed è quello su prevenzione e controllo del peso corporeo seppur ben noto è il legame tra adeguato introito di acqua e controllo dell’appetito. 500ml di acqua bevuti circa 30 minuti prima del pasto è una strategia in grado di aumentare la perdita di peso di circa 1.5-2.5%. A questo aggiungiamo anche una considerazione importante riguardo all’apporto calorico: 1 bicchiere di acqua apporta 0 calorie mentre un bicchiere di bevande zuccherate (250ml) apporta circa 100Kcal.
Acqua e prevenzione delle patologie renali è probabilmente la relazione di più recente acquisizione. Recenti studi hanno infatti evidenziato come una buona idratazione sia in grado di esercitare un ruolo terapeutico nelle malattie renali croniche.
Ma … seppur la ricerca scientifica produca certezze sul ruolo dell’acqua la domanda che risuona nei nostri ambulatori è quanta acqua devo bere?
Credo che non ci sia una quantità standard e dunque non esiste una risposta unica, perchè ogni Persona ha esigenze idriche diverse che dipendono dalla superficie corporea, da fattori climatici, dall’attività svolta fino alla sua alimentazione. In generale consiglio ad un soggetto adulto di bere circa 2L/die se donna e 2.5L/die se uomo. Sono indicazioni fondate su quanto definito dai LARN che si sovrapponeo a ciò che l’EFSA ha anticipato.
E’ bene anche dire che esistono alcuni indicatori che la persona può utilizzare per capire se la sua idratazione è adeguata. La Società di Urologia dà come indicazione il confronto dei volumi, cioè il volume di acqua bevuta deve corrispondere al volume di urina eliminata. Sono disponibili anche scale cromatiche per valutare il colore delle urine stesse. Io aggiungo anche il portare l’attenzione sulla frequenza di minzione, di controllare se la pelle è secca o controllare la funzionalità intestinale e la consistenza delle feci fino al controllo dell’odore dell’alito.
Fonte: Rivista Italiana di Nutrizione e Metabolismo – ADI. Dicembre 2018