Un titolo quasi scontato perché tanto si è scritto e tanto sappiamo sulla stretta relazione tra praticare attività fisica e prevenzione di patologie importanti ma … c’è qualcosa in più!
Al Congresso della European Society of Cardiology [ESC] tenutosi a Vienna sono stati presentati dati che sottolineano l’importanza della differenza di genere non solo nella cura ma anche nella prevenzione. Se infatti a praticare attività fisica sono le donne queste hanno una riduzione del rischio di morte per infarto al miocardio, per tumore e altre cause.
Ecco i dati: su 4.714 donne monitorate per quasi 5 anni, il tasso di morte annuale per malattie cardiovascolari era 4 volte superiore nelle donne che non praticavano attività fisica; il tasso di morte annuo per tumori era doppio per le donne poco allenate ed infine il tasso annuo di morte per altre cause era più che quadruplo per le donne sedentarie.
Il livello di allenamento e dunque resistenza allo sforzo è stato valutato sottoponendo le donne a eco-cardiogramma sotto sforzo ad intensità crescente sul tapis roulant.
Credo dunque che questi dati aggiungano ancora valore – qualora servisse!- alle indicazioni che spesso risuonano nei nostri studi.
Praticare attività fisica non è solo un modo per spendere una manciata di calorie in più e così mangiare in tutta serenità un bombolone alla crema quanto piuttosto è fare prevenzione e puntare al proprio Ben ESSERE.
Fonte: Peteiro-Vazquez JC et al. Prediction of different causes of mortality by exercise echocardiography in women. Presented at: EuroEcho 2019. Vienna, Austria.