La foschia nera generata dalla malinconia … salirà al cervello, la follia se ne impadronirà, discenderà verso l’intestino, qui distruggerà i vasi sanguigni e le viscere e renderà l’uomo totalmente folle. Questo è quanto scriveva Ildegarda di Bingen – sibilla del Reno – la carismatica santa nata a Bermersheim vor der Hohe nel 1098.
[…] in alcuni pazienti afflitti da depressione, il numero di batteri nell’intestino è inferiore s quello presente nei pazienti sani. Il microbiota intestinale è responsabile del corretto metabolismo … ostacola la colonizzazione da parte di agenti patogeni, sintetizza sostanze utili e rinforza il sistema immunitario. Questo è quanto pubblicato nel 2019 su Nature.
Seppur nell’immaginario comune il MedioEvo sia considerato una epoca oscura e buia in realtà è un periodo impregnato di saggezza tanto che sono di questo periodo l’orologio, gli occhiali fino alle tecniche del gotico e la elevata ricerca spirituale. E’ nello stesso periodo che la santa anticipa alcuni concetti che sono oggi praticati e che avendoli scoperti e tenendoli come prerequisiti del mio operare , oggi ho deciso di condividerli.
Grazie alla sua vivace intelligenza arrivò a intuire che il BenEssere dell’Uomo è connesso a quello del mondo circostante e che l’armonia e il buon umore preservano la salute. A questo la mistica aggiungeva anche due importanti concetti: la viriditas e la subtilias. La prima è l’energia vitale che assicura il mantenimento della salute.Quando la viriditas viene meno sopraggiungono le patologie.
Per mantenere l’energia vitale occorre una buona alimentazione attingendo sia nel regno animale che vegetale perchè li c’è qualcosa di insito: la subtilias, cioè una energia curativa e benefica che se usata con discrezione dona grandi benefici all’uomo. A questi concetti poi Ildegarda associa una altra importante intuizione: per ciascuno c’è una terapia mirata e personalizzata infatti ogni specifico squilibrio di umori necessita di una appropriata cura.
Infine con impressionante lucidità , Ildegarda aveva anche compreso come il tono dell’umore – le emozioni – è intimamente interconnesso con la salute&benessere dell’intestino. Relazione che la ricerca sta verificando in questi ultimi recenti anni.
Ecco un esempio: il farro – diceva la santa – fa buon sangue, rende lieta e serena la mente. Oggi la ricerca ha evidenziato che il farro grazie alla sua ricchezza in metionina, vitamine del gruppo B, acido folico, selenio, fosforo e carboidrati complessi è in grado di non appesantire la digestione e sopratutto di ridurre la stanchezza e l’affaticamento portando così al BenEssere generale della Persona.
Chiudo con una parola: EQUILIBRIO!
Anche con l’imprimatur di Ildegarda credo che equilibrio sia la parola sempre da suggerire intendendo un equilibrio tra gli umori del corpo, nella dieta e con l’ambiente circostante.
1 Comment
1909 era quantistica altro che medioevo a proposito di farro ieri mia figlia Enya ha fatto dei pangoccioli usandola e sono squisiti.
Grazie Letizia.