Limbic predominant Age-related Tdp-43 Encefalopathy da qui nasce l’acronimo Late che è la nuova forma di demenza con molti sintomi sovrapponibili con l’Alzheimer tanto da confondersi con questa.
Proprio per questo motivo finora è sfuggita alla diagnosi e successiva cura, ma ora i ricercatori – autori di uno studio pubblicato su Brain – hanno evidenziato che sia le disabilità che la perdita di memoria di alcune persone sono legate a depositi di Tdp-43 nel cervello. E’ proteina ben diversa dalle placche beta-amiloidi peculiari dell’Alzheimer.
Late significa tardi e questo serve sia per collegarla alla sua età di comparsa, cioè oltre gli 80anni ma anche per sottolineare la sua progressione è molto lenta.
1 su 4 ultra85enne ha il cervello insidiato dalla proteina Tdp-43. E’ il Professor Elio Scarpini, direttore del Centro Alzheimer e Sclerosi Multipla del Policlinico di Milano, a spiegare come il fisiologico funzionamento della Tdp-43 è collegato al modo in cui le cellule utilizzano il Dna per sintetizzare le proteine. Nella Late invece viene alterata la struttura della proteina Tdp-43 e di conseguenza la sua funzione.
Perché è importante parlarne? Perché conoscerla significa capire come mai alcune forme di Alzheimer non rispondono alle terapie ma c’è di più.
E’ possibile fare prevenzione primaria controllando 4 importanti fattori di rischio modificabili con strategie e comportamenti mirati al BenEssere della terza età:
Fonte: P T Nelson et al. – Limbic-predominant age-related TDP-43 encephalopathy (LATE): consensus working group report. Brain, 2019