Diabete – Patologie Cradiovascolari e Movimento questa è la triade oggetto di studio e che vede quale slogan il titolo stesso del post!
Seppur nota ormai da tempo la stretta relazione tra Diabete e Patologia Cardio-Vascolare rimane a tutt’oggi ben poco gestita nel soggetto diabetico. Ipertensione arteriosa, coronaropatia, insufficienza cerebrovascolare, insufficienza cardiaca sono le forme che più si manifestano.
Già nel 1993 dal celebre studio MrFIT fu evidenziato come il diabete aumenta di due-quattro volte il rischio di malattia coronarica e cerebrovascolare.
Oltre ai meccanismi fisiopatologici che sostengono la correlazione fra diabete e cardiopatia, oltre ai fattori di rischio quali fumo, familiarità, età … ci sono altre componenti che favoriscono l’instaurarsi della patologia cardiovascolare in corso di diabete:
• la riduzione della sintesi di ossido di azoto con conseguente difetto dell’azione vaso-dilatativa;
• la glucotossicità e la lipotossicità associate al diabete favoriscono la liberazione di citochine proinfiammatorie, e quindi il mantenimento di una condizione infiammatoria cronica responsabile di un danno endoteliale;
• l’aumento di specie reattive dell’ossigeno, anch’esse responsabili di danno endoteliale;
• l’aumento di proteine infiammatorie e di fattori trombogeni.
Cosa fare allora?
Si chiama anticipo di malattia: cioè in una Persona Diabetica la malattia cardiovascolare compare 15 anni prima rispetto allo stesso soggetto con identici fattori di rischio ma senza diabete.
Un parametro capace di predire attendibilmente il rischio e mortalità cardiovascolare è l’emoglobina glicosilata (HbA1c), il cui incremento rappresenta un fattore di rischio indipendente.
C’è rimedio efficace?
Si, si chiama Movimento.
Il Movimento è parte integrante ed imprescindibile della cura e per esserne maggiormente convinti ecco i motivi/vantaggi:
• Mantiene in forma
• Coadiuva la perdita di peso in eccesso
• Facilita la socialità e il buon umore
• Facilita il controllo della glicemia (riduce il fabbisogno di insulina)
• Innalza il livello del colesterolo “buono” (colesterolo HDL) e riduce i valori di quello cattivo (colesterolo-LDL) e dei trigliceridi nocivi
• Riduce la necessità di farmaci per la cura del diabete
• Contribuisce a ridurre il rischio di complicanze legate al diabete in particolare di malattie cardiovascolari e di eventi cerebro-vascolari
• Migliora l’efficienza dell’apparato circolatorio, rinforza il cuore
• Aiuta a ridurre la pressione arteriosa
• Aiuta a ridurre lo stress (è stato infatti dimostrato da innumerevoli ricerche che subito dopo l’attività fisica la percezione di stanchezza dovuta allo sforzo dura poco, lasciando spazio alla sensazione di una rinnovata e forte energia vitale)
• Rinforza i muscoli, aiuta a combattere l’osteoporosi, riduce il rischio di fratture alle ossa, migliora l’equilibrio e favorisce il controllo dei movimenti del corpo.
Ai miei pz dico
meglio piano tutti i giorni che sul divano.
Fare movimento per 30 minuti al giorno è la medicina più dolce ed efficace che si possa prendere e … a costo zero!
Fonte: A Avogaro – La malattia cardiovascolare nel paziente diabetico: fattori di rischio, storia clinica e prevenzione. G Ital Cardiol 2016.