Che il Movimento/Attività Fisica faccia bene è ormai ben noto a tutti ma ora si aggiunge qualcosa di nuovo: il Movimento porta numerosi effetti positivi anche a chi ha conosciuto problemi cardio-vascolari.
A questo si aggiunge un altro dato che stimola ad abbandonare la sedentarietà: il movimento nelle persone che non sono in perfetta forma cardiovascolare, assicura maggiori benefici rispetto alle persone sane.
Queste sono le conclusione alle quali sono giunti i ricercatori coreani, autori di un recente lavoro pubblicato su European Heart Journal. Erano circa 440.000 gli adulti arruolati nello studio e che hanno permesso – sulla base del movimento da loro praticato – di giungere alla conclusione che una attività moderata di circa 150 minuti/settimana assicura un Ben Essere cardiovascolare doppio rispetto a quello rivelato nelle persone sane.
Il movimento rispetto alla sedentarietà è in grado di controllare la pressione sanguigna, la glicemia e la colesterolemia ma sopratutto modula – in prevenzione secondaria – i livelli di infiammazione che in genere in chi ha avuto una criticità cardiovascolare ha livelli particolarmente alti.
Quale Nutrizionista Health Coach che lavora ormai da tempo in un reato di Riabilitazione Cardiologica sottolineo l’importanza di questo lavoro e mi piace sottolineare il fatto che i dati scardinano convinzioni ben radicate secondo le quali il pz che si è sottoposto ad intervento cardio-chirurgico deve rimane fermo nel timore che qualcosa di altro possa capitare. E’ esattamentnte il contrario!
Le buone pratiche di Nutrizione Mediterranea, Regolatoria, Funzionale unite alle buone pratiche di Micronutrizione Ottimale in sinergia con le buone strategie di Stile di vita quali astensione dal fumo e movimento permettono il raggiungimento del pieno Ben Essere.
Lo ripeto: bastano 150 minuti/settimana di attività moderata [camminata veloce, bicicletta, attività in acqua, ballo, giardinaggio …]. I vantaggi sono: riduzione del peso corporeo, riduzione del rischio cardiovascolare, cerebro-vascolare e oncologico, miglioramento delle prestazioni cognitive e della qualità del sonno.
Fonte: Sang-Woo Jeong et al. – Mortality reduction with physical activity in patients with and without cardiovascular disease. Eur Heart L, 2019