Nasce la Psichiatria Nutrizionale a seguito dei numerosi studi scientifici che hanno portato sempre più l’attenzione sul forte legame tra Alimentazione – Nutrizione e Salute Mentale.
E’ il nuovo fronte di ricerca!
Gli scienziati sono da tempo impegnati nel comprendere i meccanismi biomolecolari e i segreti di tutti i fenomeni che vedono il coinvolgimento dell’asse intestino-cervello.
Ora accendono i riflettori sulla relazione tra cibo e struttura e funzionalità cerebrale.
E’ da tempo noto come il cibo sia un vero e proprio quanto potente regolatore dell’umore.
Al contempo è anche da tempo nota la relazione di alcuni nutrienti – soprattutto zuccheri e glutine – e alcune patologie [autismo, epilessia, iperattività, disturbo da decifit di attenzione…].
Ora i ricercatori hanno evidenziato che la malnutrizione sia per eccesso che per difetto, può contribuire all’innesco della patologia e/o alla progressione fino a determinarne la gravità.
Sono i grassi – meglio acidi grassi omega-3- alcune vitamine – in particolare vitamine del gruppo B – la curcumina e i probiotici che interferiscono positivamente modulando alcuni processi/ percorsi biologici quali l’infiammazione, lo stress ossidativo e la neuroplasticità
Inoltre l’alimentazione, la nutrizione e la micronutrizione insieme allo stile di vita sono in grado di influenzare direttamente anche ormoni intestinali, neuropeptidi, neurotrasmettitori e microbiota intestinale.
La Psichiatria Nutrizionale ha solleticato la mia curiosità e sono anche sicura che in un futuro prossimo avrà un impatto sicuramente non trascurabile.
Al momento però manca una indagine sistematica sui meccanismi e sui fattori di base che prevedono la risposta.
In particolare mancano studi che attestino il possibile ruolo della genetica, dell’infiammazione, dello stress ossidativo e del microbioma nell’influenzare l’efficacia del trattamento.
Fonte: Brainstorm Consortium et al. – Analysis of shared heritability in common disorders of the brain. Science 2018