La Sensibilità al Glutine Non Celiaca torna a far parlare di se. A tutt’oggi tanti sono ancora i punti da chiarire ma ciò che per certo sappiamo è che la sensibilità al glutine non è una reazione autoimmune né tantomeno una reazione allergica.
E’ stata fin da subito definita come la sorella gemella della celiachia, proprio a voler sottolineare che alcune piccole-importanti differenze ci sono; ad esempio non ci sono anticorpi autoimmuni, benché è comunque probabile che siano coinvolti meccanismi immunologici. Si suppone una alterata risposta nella immunità innata al glutine poichè c’è una aumentata espressione dei recettori Toll like di tipo 4 (TLR4). Ma … la reazione è scatenata solo dal glutine? o da altre sostanze associate?
Nel 2016 durante la Settimana dell’United European Gastroenterology (Ueg), organizzazione che riunisce le principali società europee nell’ambito della salute dell’apparato digerente, si parlò di proteine in grado di scatenare l’infiammazione: gli inibitori dell’amilasi/tripsina (ATI) che rappresentano il 4% delle proteine del grano.
Le proteine in questione sono gli inibitori dell’amilasi-tripsina (ATI) la cui ingestione potrebbe scatenare un’infiammazione anche in organi non appartenenti all’apparato digerente, quali i linfonodi, i reni, la milza e il cervello. Inoltre gli Ati potrebbero anche aggravare sia i sintomi delle malattie infiammatorie intestinali che i sintomi dell’artrite reumatoide, della sclerosi multipla, dell’asma, del lupus eritematoso sistemico e della steatosi epatica non alcolica.
D Schuppan, autore principale dello studio, alla luce di quanto espresso arriva a sostenere: ‘piuttosto che ‘sensibilità al glutine non celiaca’, [definizione] che implica che sia il glutine da solo a causare l’infiammazione, dovrebbe essere preso in considerazione un nome più preciso per [questa] malattia‘.
Approfondimento: La Sensibilità al Glutine non Celiaca