L’obesità – la cui patogenesi è multifattoriale [suscettibilità genetica + aumentata disponibilità di cibo ad alta densità energetica + diminuzione dei livelli di attività fisica] – è una patologia cronica che richiede cura e attenzioni adeguate. Risale al 1997 la definizione quale epidemia globale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e a tutt’oggi l’epidemiologia ci dice che la prevalenza sia del sovrappeso che dell’obesità è in allarmante aumento.
La gestione terapeutica dell’obesità prevede un approccio multidimensionale infatti la Persona deve attuare:
– modificazioni dello stile di vita
– modificazioni dello stile alimentare/nutrizionale
– modificazioni comportamentali.
In alcuni casi è necessario anche far ricorso alla terapia farmacologica fino alla chirurgia bariatrica.
Una recente survey condotta in Italia nell’ambito dello studio Awareness, care, and treatment in obesity MaNagement – an International observation [Action-Io] i cui dati sono stati pubblicati su Eating and weight disorders – Studies on anorexia, bulimia and obesity, mette in luce come il 40% delle persone con obesità non si considera affetto da una malattia cronica e che i medici frequentemente raccomandano di migliorare le abitudini alimentari e praticare attività fisica. Poco frequente è il suggerimento di rivolgersi a Professionisti del settore quali Nutrizionisti. Inoltre, è anche emerso che la società e/o il sistema sanitario italiano stanno scarsamente rispondendo alle esigenze delle persone con obesità.
Personalmente quale Nutrizionista Health Coach ho approfondito tale realtà a partire dal 2016 quando ho frequentato il Master di II livello con il prof. R Dalle Grave e ho conosciuto la Terapia Cognitivo-Comportamentale. Oggi opero con la convinzione che è fondamentale avere una formazione adeguata tanto quanto è fondamentale migliorare la formazione degli operatori sanitari per quanto riguarda la gestione clinica dell’obesità sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare.
L’obesità parte da una matematica definizione: cioè l’Indice di Massa Corporea -meglio noto come IMC- è >30Kg/m². Il dato si può arricchire con altri parametri quali ad esempio la circonferenza vita che nell’uomo è superiore a 102cm mentre nella donna è superiore a 88cm. Ancora meglio quando – grazie all’esame bio-impedensiomtrico– si dettaglia il peso corporeo nelle componenti: massa magra, massa grassa e liquidi corporei ma … ma l’obesità ha bisogno di una valutazione ben più articolata e multidisciplinare.
A questa complessità – a mio modo di pensare – non si può rispondere solo ed escluvimente con un regime alimentare ipo-calorico sono necessari piani d’intervento complessi e articolati. Ecco allora che la formazione quale Specialista in Scienze dell’Alimentazione associata alla conoscenza della Terapia Cognitivo-Comportamentale e del Metodo del Coaching, mi porta a realizzare un percorso evolutivo di Health Coaching.
Il Piano d’Azione finalizzato al raggiungimento del peso BenEssere si articola in tre macro-aree: Nutrizione-Nutrizione ad Alto Impatto + Stile di vita + Cura del Sè e si radica su un percorso evolutivo che permette lo sviluppo del proprio Potenziale grazie alla realizzazione di allenamenti/azioni in piena consapevolezza.
Qualcosa di diverso dunque, rispetto a ciò che dallo studio in oggetto è emerso. Infatti rispetto alle conversazioni riguardo il peso le raccomandazioni più frequenti dei medici sono:
Solo il 24% ha raccomandato di rivolgersi a specialisti e solo il 31% ha suggerito di rivolgersi a nutrizionisti.
In ultima battuta aggiungo che è fondamentale sia migliorare l’educazione relativa alle basi biologiche per far sì che venga riconosciuta come malattia cronica che sfatare la convinzione che l’obesità sia sotto il controllo dell’individuo.
Fonte: P Sbraccia et al . – Misperceptions and barriers to obesity management: Italian data from the ACTION-IO study. Eating and weight disorders – Studies on anorexia, bulimia and obesity, 2020