Questo è quanto emerge da un recente lavoro di ricerca pubblicato su Cell Reports.
Che ci fosse una relazione tra composizione della flora intestinale e l’obesità era noto da tempo mentre riguardo al ruolo causale dei microbi intestinali rimane poco chiaro. Ora un tassello si aggiunge infatti i ricercatori esaminando 736 campioni di feci hanno scoperto che quelle con elevate quantità di Parabacteroides, in particolare Parabacteroides distasonis, appartenevano a persone con IMC [Indice di Massa Corporea] significativamente più basso di quelle in cui i Parabacteroides erano meno presenti.
Cercando di comprendere i meccanismi che sottendono alla relazione è emerso che il Parabacteroides Distasonis è in grado di invertire l’obesità e i disturbi metabolici. Questo produce infatti metaboliti che migliorano l’obesità e i disordini metabolici.
Il succinato sembra essere il matabolita chiave infatti questa molecola attiva la gluconeogenesi intestinale, una via metabolica che porta alla produzione di glucosio da fonti alimentari, equesto a sua volta sopprime la produzione di glucosio nel fegato, modulando l’attività di enzimi chiave come la fruttosio-1,6-bisfosfatasi. Questo porta alla capacità di ridurre l’aumento di peso e migliorare il metabolismo del glucosio e i sintomi delle condizioni correlate all’obesità, come le malattie del fegato.
Ai miei pz dico
prendersi cura dell’intestino e dei suoi abitanti è ormai un obbligo dal quale nessuno può essere esonerato!
Fonte: Kai Wang et al. – Parabacteroides distasonis Alleviates Obesity and Metabolic Dysfunctions via Production of Succinate and Secondary Bile AcidsCellReports, 2019.