Se ne dicono tante … se ne leggono tante , vero!
La mia attenzione è stata attratta però da due interessanti recenti pubblicazioni: la prima sulla ben nota rivista Science e la seconda Linee Guida dell’Associazione Nazionale Specialisti in Scienza della Alimentazione.
Lo studio pubblicato su Science è a firma R Baric della North Carolina University e evidenzia come il virus -che sta tenendo ormai da quasi un anno il mondo sotto scacco matto- abbia avuto una mutazione [mutazione D614G]. Tale mutazione – una G che prende il posto di una D nel genoma del coronavirus – lo rende ancora più efficiente nell’infettare le cellule delle alte vie respiratorie umane poiché ora ha la punta della corona più aperta rispetto all’originale. Questo però lo costringe a scoprire il fianco diventando più vulnerabile e attaccabile dagli anticorpi.
Chi ora viene contagiato da Sars-Cov-2 ha una carica virale più alta rispetto alla variante originale ma non cambia la gravità dei sintomi. Secondo gli autori dello studio il virus è ora in grado ora di diffondersi molto più rapidamente tramite goccioline di aerosol ed ecco il motivo della feroce accelerazione della pandemia.
La seconda recente pubblicazione che mi ha colpita è quella delle Linee Guida elaborate dall’Associazione Intaliana degli specialisti in scienze dell’alimentazione. A monte c’è però uno studio The impact of the COVID-19 pandemic on eating disorder risk and symptoms a firma di R F. Rodgers di Boston, USA.
In breve ecco i consigli base per la nutrizione per os nei pazienti Covid-19 sia nelle fasi di ospedalizzazione che di riabilitazione.
1 – VALUTAZIONE MALNUTRIZIONE [le percentuali sono riferite al peso abituale]
• Lieve: calo ponderale 5-10%
• Moderata: calo ponderale 11-20%
• Grave: calo ponderale > 20%
2 – CALCOLO FABBISOGNI
• Energia: in relazione al metabolismo basale misurato o calcolato circa 25-30 kcal/kg/die
• Proteine: 1.5 g/kg/die
• Lipidi: 30-35% dell’intake
• Carboidrati: 50% dell’intake, privilegiando fonti a basso indice glicemico.
3 – SUPPLEMENTAZIONE con AMINOACIDI ESSENZIALI – MULTIVITAMINICI – PROBIOTICI – VITAMINA D
4 – APPORTO IDRICO Mantenere apporto di liquidi adeguato a garantire un buono stato di idratazione, in relazione all’anamnesi patologica remota (scompenso cardiaco, insufficienza renale) e prossima (diarrea, vomito, squilibri elettrolitici) del paziente.
5 – SUPPLEMENTAZIONE ORALE COMPLETA Da considerare in caso di inadeguata assunzione energetico-proteica tramite alimenti per inappetenza o eccessiva riduzione della saturazione in aria ambiente: supplemento nutrizionale ipercalorico e iperproteico preferibilmente in formati di volume ridotto (125 ml) da 3 a 6 volte/die in base ai fabbisogni.
Quale Nutrizionista Health Coach redo siano questi i capisaldi su cui lavorare e pianificare interventi mirati e non casuali per garantire il BenEssere al chi vive e/o ha vissuta l’esperienza Sars-Covid 19.
Fonte: ANSISA