Una tazza di mirtilli è in grado di incidere positivamente sul rischio di patologie cardiovascolari riducendolo fino al 15%. Questa è l’evidenza emersa dallo studio condotto da un gruppo di ricercatori della University of East Anglia, in collaborazione con colleghi di Harvard e di tutto il Regno Unito.
Il team si è prefisso di verificare come una tazza di mirtilli [150g] potesse incidere positivamente sulla sindrome metabolica strettamente correlata all’aumento del rischio di patologie cardiovascolari a causa dell’ipertensione, glicemia alta, eccesso di grasso corporeo nel giro-vita, bassi livelli di “colesterolo buono” e alti livelli di trigliceridi.
Gli Antociani , flavonoidi responsabili del colore blu-violaceo o rosso di questi piccoli frutti, sono le molecole in grado di incidere positivamente su diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari.
Peter Curtis uno degli autori dichiara: “Abbiamo scoperto che mangiare una tazza di mirtilli al giorno porta miglioramenti sostenuti della funzione vascolare e della rigidità arteriosa facendo la differenza per il rischio cardiovascolare.
Una puntualizzazione ed una attenzione sicuramente interessante quella che vede i mirtilli protagonisti dei benefici al cuore ma è fondamentale non dimenticare la potenza di una Nutrizione Funzionale e Regolatoria Mediterranea associata ad uno Stile di Vita Consapevole.
Fonte: Peter J Curtis et al. – Blueberries improve biomarkers of cardiometabolic function in participants with metabolic syndrome – results from a 6-month, double-blind, randomized controlled trial. The American Journal of Clinical Nutrition, 2019