Settembre mese della ripresa e seppur ancora siamo in una fase ibridita cioè mista di momenti on-line e off-line – tecnicamente definita con il neologismo phygital [physical e digital] – proprio in questi giorni ci sono numerosi Eventi Food che hanno acceso i riflettori sul cibo e soprattutto su i nuovi orientamenti.
L’ultima tendenza in ambito di stile di vita e stile alimentare non ancora così nota in Italia quanto oltreOceano, è il plant based.
Personalmente mi piace definirla meglio come una vera&propria filosofia di vita o … di forchetta (!).
Letteralmente plant based significa basato sulle piante [1] e dunque rappresenta più di altri quella voglia di green , di ecologia, di sostenibilità, di ritmi della natura e soprattutto meglio interpreta quella volontà di mangiare rispettando gli ecosistemi produttivi.
E’ sicuramente un termine gentile e meno estremo rispetto a vegetariano e vegano, vuole esprimere anche una particolare attenzione ai cibi naturali, non processati dall’industria, non trattati e non derivati da sfruttamento di risorse animali.
Lo stile alimentare plant based è caratterizzato da scelte di prodotti di origine vegetale quali verdura, ortaggi, frutta fresca, frutta secca, legumi e semi limitando invece la carne, gli insaccati a non più di 1 volta/settimana e godendo di pesce nel rispetto della stagionalità e sostenibilità, del latte e formaggi e uova purchè di provenienza sicura e di qualità. E’ sicuramente una alimentazione che favorisce le produzioni su piccola scala, valorizza le culture locali e le tradizioni del territorio eliminando i tanti dannosi passaggi industriali con lo scopo di preservare l’integrità degli ecosistemi.
A questo punto mi potreste obiettare che altro non è che uno scimmiottare lo stile vegano. No, non credo perché l’alimentazione plant based non esclude nulla è piuttosto una alimentazione mediterranea declinata in ambito regionale, che riconosce e prende consapevolezza della crisi ambientale e diventa così più attenta all’impatto dell’uomo sulle risorse della Terra: suolo, acqua, aria.
Un altro dei cardini della nuova tendenza è la volontà salutistica e di ricerca del benessere accompagnata dal concetto di sostenibilità e di ecologia che punta alla eticità dei sistemi.
Per essere pratici ecco una Giornata Alimentare secondo l’alimentazione plant based:
COLAZIONE: te oppure estratto di frutta; crostata o dolce fatto in casa con prodotti genuini, sani e senza zuccheri aggiunti oppure pane e marmellata o miele;
PRANZO: riso o pasta con salsa di verdura e/o ortaggi di stagione e contorno di verdure di stagione
CENA: uova o formaggi o legumi o pescato di stagione o carne da allevamenti certificati
Spuntini e merenda: frutta fresca di stagione o frutta secca a guscio o pane e marmellata o dolce fatto in casa.
La nuova tendenza Plant Based – già ben nota alla comunità scientifica per i suoi numerosi effetti sia sulla salute che sul benessere della Persona e del Pianeta – oggi sta attirando sempre più l’attenzione e raccogliendo sempre più consensi tra i consumatori. Credo sia un segno da cogliere di una aumentata consapevolezza dell’importanza di fare scelte di salute!
Fonte:
J Hever – Plant-Based Diets: A Physician’s Guide. Perm J 2016;
E Medawar et al. – The effects of plant-based diets on the body and the brain: a systematic review. Trasl Psychiatricy 2019