Ci stiamo avvicinando a grandi passi o meglio siamo ormai dentro, alla tanto attesa uscita al mare che porta sempre con se un misto di libertà e preoccupazione per quei Kili di troppo. Spesso – troppo spesso a mio modo di pensare – si fa ricorso a regimi alimentari standardizzati cercando di perderli velocemente.
Credo piuttosto nella dieta – piano d’azione – strettamente individuale e personalizzato. Per tanti/troppi anni abbiamo dato attenzione alla genetica trascurando che molto si può fare – sopratutto nella perdita di peso – lavorando e allenando la persona su fattori modificabili quali:
A parità di alimento mangiato, la risposta metabolica tra un individuo e l’altro può variare anche fino a dieci volte.
La ricerca – Predict-1 – guidata da T Spector i cui risultati sono stati recentemente pubblicati su Nature Medicine è una pietra miliare nell’ambito delle ricerche su nutrizione, metabolismo e prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili. I risultati ottenuti su 1.103 partecipanti seguiti per 2 settimane hanno evidenziato come sono diversi i fattori che hanno un impatto sulla qualità della salute, a partire dalla composizione microbica intestinale, per arrivare a glicemia, lipemia, insulinemia, esercizio fisico fino alla qualità del sonno.
Non esiste un modo giusto di mangiare proprio perché ciascuno di noi ha una risposta sua-propria al cibo.
Alcuni individui sono capaci di metabolizzare meglio il cibo a colazione altri rispondono a mix di nutrienti (grassi – carboidrati – proteine e fibra alimentare) in modo del tutto personale e … molto altro.
Alla luce di questi risultati – ma ormai da tempo determinata – credo di poter affermare con cognizione di causa che occorre sempre un approccio scientifico all’alimentazione che tenga in dovuta considerazione la biologia unica di ciascun individuo. Tale affermazione è ancora più vera quando si intraprende un percorso il cui obiettivo è perdere peso.
Le Azioni e gli allenamenti e le strategie che si pianificano sia nell’area della alimentazione/nutrizione e nutrizione ad alto Impatto e nell’area dello stile di vita debbono essere sempre finalizzate a ridurre il rischio di sviluppare infiammazione e sub-clinica così da prevenire lo sviluppo di patologie cronico-degenerative dal diabete, obesità, patologie cardiovascolari, tumori fino alle neuro-degenerative.
Fonte: S E Berry et al. – Human postprandial responses to food and potential for precision nutrition. Nature Medicine, 2020.